Fecondazione in vitro
Sono tecniche in cui gli ovociti vengono fertilizzati in laboratorio.
DI COSA SI TRATTA?
Le tecniche si distinguono soltanto nel processo di inseminazione dell’uovo, che cambia a seconda del caso clinico.
Sia nella fecondazione in vitro che nella microiniezione spermatica, la paziente è sottoposta a un trattamento farmacologico che induce la maturazione di ovociti multipli. Gli ovociti sono prelevati in sala operatoria, sotto sedazione anestetica, attraverso il canale vaginale e tramite la puntura e aspirazione follicolare guidata per via ecografica. Questa procedura chirurgica richiede il ricovero in clinica e la permanenza per un paio di ore.
L’inseminazione degli ovociti è effettuata nel laboratorio di embriologia dopo che lo sperma è stato processato. Nel caso della fecondazione in vitro, gli ovociti sono incubati con lo sperma senza ulteriori interventi, mentre nella microiniezione spermatica un singolo spermatozoo viene inserito in ciascuno degli ovociti maturi raccolti tramite la puntura ovarica.
Il giorno dopo l’inseminazione è possibile sapere quanti embrioni sono stati ottenuti e, nei giorni seguenti, è possibile analizzare la loro evoluzione e classificarli, secondo parametri molto specifici, in diverse categorie.
L’introduzione degli embrioni nell’utero della donna (trasferimento degli embrioni) avverrà nel loro secondo, terzo o quinto giorno di vita, e la scelta tra l’uno o l’altro embrione dipende dalle caratteristiche dei diversi embrioni, dal loro numero e dalla loro evoluzione.